Analisi dell’acqua del pozzo
La nostra azienda, che opera nel settore della purificazione idrica da tanti anni, si avvale di laboratori di fiducia, autorizzati e certificati, per l’analisi della qualità dell’acqua del pozzo.
Potete affidare a noi l’incarico del campionamento dell’acqua perché sappiamo dove è meglio effettuarlo, vi offriamo inoltre la nostra consulenza nell’interpretazione dei referti del laboratorio e vi guidiamo nella scelta delle soluzioni di purificazione da intraprendere qualora ce ne sia necessità.
Campionamento dell’acqua
Il primo passo da compiere per scoprire lo stato di qualità dell’acqua di un pozzo è effettuare il campionamento delle acque.
Se si tratta di un pozzo, è di vitale importanza sapere dove effettuare il prelievo, proprio per evitare di compromettere i risultati dell’analisi di laboratorio e valutare soluzioni errate nel conseguente trattamento dell’acqua.
Devi analizzare l'acqua del pozzo?
Interpretazione dei referti del laboratorio
Una volta che il nostro laboratorio ci consegna i referti dell’avvenuta analisi dell’acqua, è importante saperli ben interpretare.
Ciò consente di offrire soluzioni che effettivamente possano risolvere eventuali problemi di contaminazione dell’acqua.
Può essere sufficiente, ad esempio, l’installazione di una semplice lampada UV, oppure essere necessaria l’introduzione di un sistema di filtrazione.
Di seguito, potete vedere alcuni esempi di referti di laboratorio.
Come potete osservare nelle immagini, oltre al risultato, sono indicati nella colonna destra alcuni parametri.
Il decreto legislativo 31/2001 (che attua la direttiva comunitaria 98/83/CE, la quale, a sua volta, segue le linee guida dell’OMS in materia) fissa parametri e limiti di legge, che non è consentito superare.
L’articolo 4 dello stesso decreto spiega che la potabilità dell’acqua è determinata dalla quantità e dalla concentrazione di microorganismi, parassiti ed altre sostanze che possono rappresentare un pericolo per la salute umana.
Il decreto quindi fissa dei parametri e dei limiti di concentrazione che non devono essere oltrepassati.
Diversi tipi di parametri
I parametri descritti nel decreto legislativo 31/2001 sono di quattro tipi:
- microbiologici
- chimici
- indicatori
- emergenti
L’acqua deve essere conforme ad una serie di parametri microbiologici (Decreto legislativo 31/2001, parte A) e chimici (parte B), nonché parametri indicatori (parte C) non direttamente correlabili a rischi per la salute, ma indicatori di modifiche della qualità delle acque (Allegato I).
I parametri chimici individuati dal decreto includono tutti i parametri della Direttiva 98/83/CE, adottando gli stessi valori o, in taluni casi, criteri più stringenti, come nel caso del dei “trialometani” il cui valore di parametro di 100 microgrammi/litro è stato ridotto a 30 microgrammi/litro. Inoltre, per garantire un più elevato grado di tutela della salute, sono stati inseriti parametri stabiliti in base al principio della sussidiarietà, che tengono conto delle caratteristiche delle risorse idriche e dei sistemi idro-potabili del territorio nazionale. Questi, ad oggi, riguardano il vanadio e i cloriti tra i parametri chimici di valenza sanitaria (allegato 1 parte A), il disinfettante residuo e la durezza (allegato 1 parte C), inseriti tra i parametri indicatori.
Per quanto riguarda il controllo di fattori di rischio chimico non inclusi in allegato I, non oggetto di ordinario controllo, il decreto 31/2001 stabilisce che le acque destinate al consumo umano non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.
L’Azienda unità sanitaria locale assicura una ricerca supplementare, caso per caso, delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro, qualora vi sia motivo di sospettare la presenza in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. La fissazione di valori per parametri aggiuntivi è di competenza dello Stato.
I parametri e i valori parametrici della direttiva, così come il recepimento nazionale di questi, sono basati sulle conoscenze scientifiche disponibili, tenendo conto del principio di precauzione, al fine di garantire che le acque possano essere utilizzate e consumate in condizioni di sicurezza nell’intero arco della vita. In generale, i valori parametrici individuati si fondano sugli orientamenti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO).
La valutazione del rischio sulle sostanze non espressamente indicate in allegato I del D.lgs. 31/2001 è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità.
Schede informative dei parametri
- Acrilammide
- Antimonio
- Arsenico
- Benzene
- Benzo(a)pirene
- Boro
- Bromato
- Cadmio
- Cianuro
- Clorito
- Cloruro di vinile
- Cromo
- Dicloroetano
- Epicloridrina
- Floruro
- Idrocarburi policiclici aromatici
- Mercurio
- Nichel
- Nitrato e nitrito
- Piombo
- Rame
- Selenio
- Tetracloroetilene e Tricloroetilene
- Trialometani
- Vanadio
I parametri indicatori non sono direttamente correlabili a rischi per la salute, ma sono comunque indici di modifiche della qualità delle acque.
Schede informative dei parametri indicatori:
Fonte: Ministero della Salute
I parametri:
- microbiologici riguardano la presenza di microorganismi o parassiti nocivi;
- chimici identificano sostanze chimiche nocive;
- indicatori individuano sostanze che non costituiscono un pericolo per la salute umana, ma identificano comunque un cambiamento della qualità dell’acqua;
- emergenti riguardano sostanze che nel tempo hanno acquisito maggior rilievo.
In Italia misure più stringenti
Per una maggiore tutela della salute pubblica, in Italia sono state inserite nel decreto 31/2001 misure più stringenti rispetto a quelle contenute nella direttiva comunitaria (98/83/CE).
Inoltre le ASL effettuano ricerche anche sulla presenza di fattori chimici su cui non sono stati fissati limiti di legge soprattutto in caso di aumenti di concentrazioni sospette.
In base ai dati raccolti dalle ASL, lo Stato poi potrebbe fissare ulteriori limiti da rispettare.
Elaboriamo per voi soluzioni di purificazione
Dopo un’analisi dettagliata dei referti di laboratorio, i nostri consulenti, se necessario, elaboreranno la soluzione ottimale da adottare per la purificazione dell’acqua del pozzo della vostra abitazione o attività ad un costo per voi vantaggioso, tenendo conto dei seguenti capisaldi dell’azienda:
- qualità;
- priorità;
- prezzo/costo;
- praticità nella manutenzione;
- assistenza.