La dissalazione è il processo di rimozione della frazione salina da acque contenenti sale, in genere da acque marine, allo scopo di ottenere acqua a basso contenuto salino; l’acqua è poi impiegata spesso per uso alimentare, ma anche per uso industriale, come acqua di raffreddamento.
I sali nell’acqua
La dissalazione rimuove non solo il cloruro di sodio (NaCl) contenuto nell’acqua del mare, ma anche tutti gli ioni presenti in essa.
Tuttavia è sconsigliato eliminare tutti i sali contenuti nelle acque per due motivi:
- le acque prive di sali non hanno sapore, quindi ci priveremmo del gusto di berle. Si lascia quindi una piccola quantità di trascinamenti salini nell’acqua trattata, dell’ordine dei 25 mg/l;
- l’assunzione di alcuni tipi di sali sono consigliati nella dieta di chi ne è carente.
Per queste ragioni, i processi di dissalazione prevedono alla fine il reintegro di alcuni tipi di ioni che sono stati rimossi.
I vari metodi per effettuare la dissalazione
L’apparecchiatura impiegata per la dissalazione è chiamata dissalatore. Viene anche impropriamente chiamato distillatore d’acqua, forse perché in tempi passati tutti i dissalatori erano di tipo evaporativo e quindi a profani ricordavano le colonne di distillazione; in realtà il tipo di separazione non è, e non è mai stato, una forma di distillazione.
La dissalazione può avvenire attraverso diversi processi: vediamo quali.
1 – Per evaporazione
Questo metodo si utilizza per volumi molto grandi di acqua salata. In parole semplici, l’acqua viene sottoposta ad un processo multiplo di evaporazione e si allontana così dal sale che è il prodotto residuo.
Nei Paesi Arabi in prossimità del mare sorgono enormi impianti di dissalazione che utilizzano il processo evaporativo.
2 – Per osmosi inversa
Nel processo dell’osmosi inversa l’acqua salata è sottoposta ad una pressione meccanica che la constringe ad oltrepassare alcune membrane semipermeabili le quali bloccano il passaggio dei sali, ma non il passaggio delle molecole d’acqua. Questa, alla fine del processo, risulterà priva di sali.
Il processo dell’osmosi inversa, che è un metodo di purificazione importantissimo, si utilizza sia per volumi di acqua piccoli che grandi.
Viene impiegata ad esempio per la dissalazione dei pozzi d’acqua salata.
3 – Per scambio ionico
Questo processo si utilizza per volumi di acqua molto piccoli o piccoli, ma garantisce un grado di dissalazione elevatissima, superiore agli altri due metodi analizzati.
L’acqua salata passa all’interno di contenitori che ospitano resine capaci di trattenere gli ioni presenti nell’acqua rendendola fortemente dissalata con un solo passaggio.
Molti impianti di dissalazione utilizzano una combinazione dei tre metodi esaminati per garantire un risultato migliore.
Diversi modelli di prodotti per la dissalazione
Il mercato offre diversi tipi e diverse misure di dissalatori per ogni esigenza.